La costa dell’Alto Jonio si estende per circa 140 km e si presenta variegata, con dolci spiagge di ciottoli accarezzate dal delicato moto ondoso. I sensi dell’esploratore vengono subito catturati dagli aromi mediterranei unici che inebriano l’aria: l’agave, i fichi d’India, gli oleandri, i pini, i mandorli, i carrubi e gli olivi, si inseguono lungo chilometri di costa dove la natura, prodiga, regala colorati frutteti che emanano inebrianti aromi di arance, limoni, albicocche pesche e melograni.

Nel versante nord della costa, al confine con la Basilicata, si erge maestosa la cima del monte Sparviere, che con i suoi 1.713 metri s.l.m. è una delle vette più alte del Parco Nazionale del Pollino. La montagna prende il nome dallo sparviero, uccello rapace fiero e affascinante, della cui presenza sul monte parla Omero nell’Odissea. Sul fianco del monte Sellaro si trova la grotta delle Ninfe, dove sin dai tempi antichi, acque e fanghi venivano utilizzati come elisir di bellezza. Nelle vicinanze della grotta, a Torre Cerchiara, sorge un centro termale. All’interno del parco si estende la Riserva delle gole del Raganello, che si estende su una superficie di 1.600 ettari. Il torrente del Raganello è lungo circa 32 chilometri, di cui tredici sono costituiti da un profondo e spettacolare canyon, con, a tratti, strapiombi di centinaia di metri. Il suo corso d’acqua sorge ai piedi della Serra delle Diavole, dove scende inizialmente tranquillo tra i boschi sino a raggiungere la Timpa di San Lorenzo, dove inizia l’imponente gola con pareti levigate alte fino a 700 metri con piccole cascate, acque spumeggianti e rocce multicolore. Gli escursionisti e gli amanti del torrentismo e del rafting troveranno in queste gole uno dei più spettacolari percorsi di tutto il meridione.